Gli
obiettivi sono il risultato di una progettazione
ottica e meccanica complessa.
Uno schema ottico costruito per essere montato in un obiettivo fotografico deve rispondere a vari requisiti e superare il test MTF (Modulation Transfer Function = Funzione di Trasferimento di Modulazione), con il quale si analizza sia la nitidezza nel riprodurre soggetti con diverse densità di linee/mm, sia la capacità di correggere le aberrazioni ottiche.
Obiettivo Canon EF 85/1.2 L, suo schema ottico e grafico risultante dal test MTF.
Il test MTF misura la capacità di un obiettivo di trasferire l'informazione verso il piano focale. Si fotografano cioè delle mire ottiche, rappresentate da linee bianche e nere intervallate con diversa frequenza di linee per mm e disposte sia in verticale, sia in orizzontale:
e si vede con quale potere risolvente e con quale contrasto sono state riprodotte. Quindi, i parametri esplorati dal test MTF sono:
All'aumentare della densità di linee/mm si ha via via una perdita di modulazione, così come succede spontandosi dal centro ai bordi del fotogramma. Il grafico risultante dal test MTF ha quindi sull'asse Y (verticale) la quantità di modulazione (0 = modulazione nulla, 1 = modulazione totale), mentre sull'asse X (orizzontale) la distanza dal centro (0) del fotogramma verso i bordi.
In tutti i grafici MTF si nota subito come le curve perdano di modulazione dal centro verso i bordi.
I test MTF sono ancora lo strumento più sofisticato che esista a disposizione per la valutazione della qualità misurabile di un obiettivo. L'esito di un test MTF non è però sufficiente a dare un giudizio complessivo sull'obiettivo, dal momento che valuta solamente gli aspetti quantificabili (potere risolvente e contrasto), tralasciando altri aspetti non meno importanti che potrebbero anche avere peso maggiore nella decisione di acquistare o meno un dato obiettivo, come ad esempio l'equilibrio cromatico, l'intonazione (nutra, calda, fredda), etc.
Per citazioni
Gian Luca Agnoli, Manuale di Fotografia Chrysis.net, URL: http://www.chrysis.net/photo/.