Glossario di digitale

Ultimo aggiornamento 11 Giugno 2020

A0, A1, A2, A3, A4, A5, A6
Denominazione indicante le dimensioni di diversi formati di carta, ciascuno grande la metà del precedente: una pagina A3 è 29,7 x 42cm, una pagina A4 è 21 x 29,7cm, una pagina A5 è 14,8 x 21cm, una pagina A6 è 10,5 x 14,8cm. Il rapporto fra altezza e larghezza di una pagina è pari alla radice quadrata di 2.
Adattatore PCMCIA
Scheda di installazione che permette il collegamento di un dispositivo esterno, quali le memorie flash (CompactFlash, CompactFlash II, SmartMedia, MemoryStick, MultiMedia, SD), con determinate periferiche. Una volta inserita la scheda di memoria nell’adattatore, questo si comporta come una normale scheda PCMCIA, consentendo quindi di elaborare i contenuti tramite un computer equipaggiato di lettore apposito, un portatile, e perfino quelle fotocamere professionali che utilizzano schede PCMCIA. Infine, nel caso di adattatori per SmartMedia, MemoryStick, MultiMedia, nell’adattatore è incluso il controller ATA.
Aerografo
Strumento disponibile in tutti i programmi di grafica. Simula l’effetto di un vero aerografo, in cui la vernice viene emessa nebulizzata tramite uno spray, disegnando con un tratto dai contorni sfumati e semitrasparenti.
Aliasing
Effetto ottico a gradini che si manifesta nelle immagini digitali usando una risoluzione troppo bassa; l’immagine apparirà ”a quadretti” anziché sfumata.
Alpha (canale)
Mappa dell’opacità dell’immagine che, sovrapposta all’immagine stessa, permette di vedere quali zone sono opache (anche parzialmente) e quali sono trasparenti (anche parzialmente); permette di “forare” in modo graduale la parte trasparente dell’immagine per vedere un’altra immagine sottostante.
Alpha blending
Tecnica utilizzata per controllare la trasparenza degli oggetti, gestendo appunto il livello di trasparenza (o di opacità) dei pixel rispetto ai livelli sottostanti. Con questa operazione, attraverso il “canale” Alpha, è possibile utilizzare due texture complete calcolandone punto per punto la risultante e mescolando così una immagine con un’altra. È il sistema che permette di simulare la foschia, la trasparenza dell’acqua, la visione attraverso vetri sporchi.
ANSI (American National Standards Institute)
Organizzazione americana che stabilisce gli standard industriali per la misurazione della luminosità.
ANSI Lumen
Unità di misura standard della quantità di luce emessa da un videoproiettore. 1 Lumen equivale al flusso luminoso generato da una sorgente con intensità pari ad una candela.
Anti-aliasing
Insieme di tecniche ed accorgimenti per ridurre l’effetto dell’Aliasing, quindi utilizzate per ridurre la scalettatura dei bordi degli oggetti; questo avviene attraverso l’uso di algoritmi matematici, come il Floyd-Steinberg ed altri ancora.
Artefatto
(artifact) Difetto dell’immagine digitale, come una macchia oppure una sfumatura, non presente nell’immagine reale. Può essere dovuto ad una qualsiasi fase dell’elaborazione, ma è spesso legata alla compressione dell’immagine.
Aspect ratio (Rapporto d’aspetto)
E’ il rapporto tra larghezza e altezza di un’immagine; sul monitor è di 4/3 = 1,3333…; in una pagina A3, A4, A5 o A6 è costante, pari a circa 1,4142; nel formato classico della fotografia è 3/2 o 1,5; nel formato video 16/9 è, appunto, pari a 1,7777…; questo fa sì che se vogliamo stampare su una pagina A4 una immagine VGA 640×480, compariranno dei bordi laterali bianchi, mentre se vogliamo vedere un video 16/9 sul monitor VGA comparirà un bordo superiore ed uno inferiore. Le fotocamere digitali hanno, a seconda del modello, vari rapporti d’aspetto, da poco più di 1 (quasi un quadrato) a circa 16/9.
Background
Letteralmente “sfondo”. Indica la modalità in cui lavora un programma quando è stato attivato, ma non è presente in primo piano o nella finestra attiva. Solitamente ai processi in background viene attribuita priorità inferiore rispetto al programma in primo piano o attivo e solitamente rimane invisibile a meno che l’utente non chieda espressamente di portarli in primo piano. In genere solo i sistemi operativi multitasking sono in grado di supportare l’elaborazione in background; tra questi sistemi, Windows 95/98 e NT, UNIX e OS/2 permettono di passare da un’applicazione a un’altra lasciandone lavorare alcune in background. Esempio tipico è l’invio in stampa di un documento Word mentre si continua a lavorare su un foglio Excel.
Bilanciamento del bianco
Operazione che consente di restituire ai colori le loro tonalità naturali. A seconda della temperatura del colore della sorgente luminosa che illumina il soggetto fotografato, quest’ultimo potrà apparire in fotografia leggermente colorato di arancione o di celeste: attraverso il bilanciamento del bianco si cerca di bilanciare i colori in modo da restituire una tonalità neutra, che rispetti quindi i colori naturali del soggetto. Tutte le fotocamere digitali hanno la possibilità di bilanciare l’effetto di luci diverse oltre quella solare, modificando lievemente i colori nella foto. Quasi tutte tentano di riconoscere il tipo di luce basandosi sulle tonalità prevalenti nell’immagine (bilanciamento automatico), ma molti modelli consentono anche di informare la fotocamera del tipo di sorgente luminosa che illumina la scena inquadrata, scegliendolo da un menù.
Bitmap
Immagine composta da singoli punti chiamati pixel. A ciascun pixel viene assegnato una posizione e un valore di colore specifici, così da formare un mosaico. Le immagini bitmap dipendono dalla risoluzione, infatti sono costituite da un numero fisso di pixel: ridimensionarle sullo schermo o stamparle ad una risoluzione superiore a quella con cui sono state create, vuol dire ottenere immagini sgranate e poco nitide.
Blur (sfocatura)
Effetto disponibile su tutti i programmi di grafica che consente, attraverso la media dei valori pixels, di allegerire i dettagli dei bordi di un’immagine, rendendola sfocata. Vedi anche motion blur.
BMP
Formato di file di Windows per memorizzare un’immagine. Salvo nel caso di 16 o 256 colori, in cui può essere usato un algoritmo RLE per comprimere il file, non viene fatto alcun tentativo di compressione per limitarne le dimensioni, cosa che lo rende al contempo il formato più ingombrante ma anche, insieme al TIFF, il più fedele all’originale (eccetto il TIFF/48). Permette di memorizzare fino a 24 bit per pixel (true color).
BOKEH
[liberamente tratto da Wikipedia] è un termine del gergo fotografico derivato dal vocabolo giapponese “boke”, che significa “sfocatura” oppure “confusione mentale”. A partire dalla metà degli anni novanta viene utilizzato per indicare la “resa dello sfuocato”.
Brush (pennello)
Comando software comune ai diversi programmi di elaborazione dell’immagine. E’ uno strumento disponibile su tutti i programmi di grafica e si adopera come un normale pennello per disegnare sull’immagine.
Buffer
Memoria ausiliaria, dove vengono temporaneamente depositate le immagini prima di essere elaborate; nel caso della fotografia digitale, le foto scattate vengono prima depositate nel buffer, poi memorizzate definitivamente su un supporto di memoria (scheda o disco). Questa tecnica viene utilizzata per ridurre il tempo di attesa tra uno scatto e l’altro.
Calibrazione del colore
Processo che permette, con dei piccoli aggiustamenti, di produrre con scanner o stampanti dei colori il più fedeli possibili all’originale; tale risultato si ottiene controllando che le suddette periferiche siano in linea con dei valori standardizzati che producano risultati accurati e prevedibili.
Campionatura (sampling)
Processo di trasformazione di un segnale da analogico a digitale, detto anche “conversione A/D”, che avviene ripetutamente o ciclicamente su un segnale continuo.
CCD (Charge-Coupled Device)
E’ il cuore di fotocamere e videocamere digitali, e scanner. E’ un microchip che contiene migliaia, o anche milioni, di sensori sensibili alla luce. I sensori possono essere posti dietro un filtro a matrice colorata, in modo che sensori adiacenti registrino le varie componenti luminose R, G, B oppure C, M, Y, e spesso un quarto sensore registra luce bianca o di una quarta componente. La luce registrata come segnale analogico, viene poi digitalizzata da un campionatore ad 8, 10, 12 o 16 bit. Il risultato produce quindi una bitmap a 24, 30, 36 o 48bit, poi ridotta al numero di bit utilizzati dal formato di memorizzazione (JPEG o TIFF a 24 o 48bit). Questo numero di bit è generalmente riportato come caratteristica del CCD. Le fotocamere e videocamere digitali hanno normalmente dei CCD a 24 o 30 bit. Alcune fotocamere digitali professionali hanno un CCD a 36 bit. La maggior parte degli scanner ha un CCD a 30 o 36 bit, alcuni scanner professionali hanno un CCD a 48 bit. Il CCD di una fotocamera o videocamera digitale è composto da una matrice di pixel che catturano l’immagine contemporaneamente, nel tempo determinato dall’otturatore, che può andare da meno di un decimillesimo di secondo ad un tempo virtualmente illimitato.
CD-ROM (Cd Read Only Memory)
Compact Disc che consente la sola lettura dei dati salvati. I CD-RW (Rewritable) sono CD-ROM che possono essere cancellati e riscritti.
CF
vedi CompactFlash.
Chroma
E’ la tonalità cromatica di un punto, in pratica il colore. Definisce, insieme alla luminosità, il punto stesso.
Ciano
(Cyan) Uno dei 4 colori utilizzati per la stampa, è composto da blu e verde.
CMOS
E’ il CCD utilizzato nelle moderne fotocamere digitali, da Copper Metal Oxide Semiconductor, permette un ridotto consumo di energia.
CMY (Cyan, Magenta, Yellow)
E’ il sistema contrapposto all’RGB. Consiste nel separare il colore nelle sue componenti: ciano, magenta e giallo. E’ detta sintesi sottrattiva in quanto è possibile ottenere tutti i colori sovrapponendo le tre componenti, fino al nero.
CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, blacK)
il sistema più usato in stampa, è un’estensione del sistema CMY, che consente al contempo di ottenere stampe più nere e di consumare meno inchiostro a colori (solitamente più costoso). Infatti per ogni punto dove tutte e tre le componenti CMY erano usate, è possibile ridurle della stessa misura (tipicamente fino ad azzerare almeno una delle tre) ed aggiungere un’equivalente dose di nero. E’ il sistema utilizzato da molte stampanti, scanner e fotocamere.
CompactFlash
E’ uno standard molto diffuso per le schede di memoria. Tutte le apparecchiature che mostrano il simbolo CF dentro un rombo rosso sono certificate compatibili secondo questo standard. Sono di dimensioni paragonabili alle SmartMedia, ma di spessore maggiore e quindi di aspetto più solido. Le CompactFlash II sono una variante di questo formato, poco più spessa, ma di capacità superiore. Non hanno problemi di compatibilità o un limite di capacità, grazie al controller incorporato. Solo alcune vecchie fotocamere digitali non riconoscono schede di capacità superiore ad un certo limite, ed in tal caso vi segnaliamo tale limite accanto alla fotocamera stessa.
Compressione
I file in formato BMP, GIF, JPEG, MPEG, PNG, TIFF sono compressi attraverso un algoritmo apposito, a volte LZW, a volte RLE, o altri ancora, che ne riduce le dimensioni. In taluni casi per fare questo è necessario eliminare dei minuscoli dettagli, ed in questi casi si parla di compressione con perdita di qualità. E’ il caso dei formati JPEG ed MPEG, la cui compressione è regolabile al momento del salvataggio, secondo le proprie esigenze di qualità e lunghezza del file. Negli altri casi si parla di compressione senza perdita di qualità (Lossless), ma il grado di compressione è molto scarso ed i file rimangono comunque molto ingombranti. GIF e BMP a 256 colori sono meno ingombranti, ma al prezzo di sacrificare notevolmente la qualità riducendo il numero dei colori utilizzati da 16.777.216 (True Color, 24 bit) a soli 256 (8 bit).
Contrasto
Differenza tra le aree più chiare e più scure che appaiono in un’immagine. Immagini con contrasto troppo alto tendono ad avere quasi solo aree bianche e nere contemporaneamente, mentre immagini con contrasto troppo basso appaiono grigiastre.
Convertitore Macro
E’ una lente aggiuntiva che, posta sull’obiettivo di una fotocamera, ne riduce la distanza di messa a fuoco, rendendola così più adatta alla macrofotografia. La potenza delle lenti macro si misura in diottrie (ma a volte ne è dato invece direttamente il ”potere riduttore”, ad esempio 6x). L’entità di tale riduzione è facilmente calcolabile: infatti, dato che ogni diottria dimezza la distanza di messa a fuoco, una lente con potenza 2 la ridurrà ad un quarto, e così via. Ad esempio una lente macro +3, applicata alla nostra fotocamera, ridurrà ad 1/8 la distanza minima di messa a fuoco macro. Non bisogna dimenticare però che la fotocamera non sarà più in grado di mettere a fuoco all’infinito, quindi il convertitore macro andrà tolto prima di poter fotografare un paesaggio. Un altro potenziale problema è dato dall’AF che, se non è TTL, andrebbe disattivato quando si usa un convertitore macro. E’ possibile montare più convertitori macro in cascata, in tal caso la potenza dei vari convertitori va sommata: +1 +2 e +3 tutti insieme diventano +6, riducendo quindi ad 1/64 la distanza di messa a fuoco. In caso di utilizzo combinato di altri tipi di lenti insieme a convertitori macro, questi ultimi vanno posti per ultimi, e mai tra obiettivo ed altro convertitore.
Convertitore Tele (teleobiettivo)
E’ una lente che, posta sull’obiettivo, ne aumenta la lunghezza focale, ingrandendo quindi il soggetto inquadrato. Il fattore di ingrandimento va moltiplicato per quello dell’obiettivo per ricavare l’ingrandimento finale: ad esempio con un convertitore Tele 1,5x, un obiettivo Zoom 3x diventa in modalità Tele come uno Zoom 4,5x. Anche in modalità Wide ovviamente vale lo stesso principio, quindi lo Zoom potrà al massimo scendere a 1,5x. Per tornare al disotto di questo ingrandimento sarà necessario rimuovere il convertitore.
Convertitore Wide (grandangolo)
E’ una lente che, posta sull’obiettivo, ne riduce la lunghezza focale, allargando quindi il campo visuale inquadrato. Il fattore di riduzione va moltiplicato per quello dell’obiettivo, analogamente a quello di un convertitore Tele: ad esempio con un convertitore Wide 0,65x, un obiettivo 42mm ha la stessa inquadratura di un 28mm. Anche su un obiettivo Zoom in modalità Tele vale lo stesso principio, quindi per Zoomare al massimo sarà necessario rimuovere il convertitore.
Correzione della gamma
Operazione analoga alla calibrazione del colore, mirata a rendere visibile il maggior numero di dettagli possibile di un’immagine alterandone luminosità e contrasto contemporaneamente.
Crop
Operazione di “ritaglio” della porzione desiderata dell’immagine, scartando il resto.
Curva di Bezier
Segmenti di linee che uniscono due punti in un programma di grafica o di disegno e che vengono registrati dal computer come un’espressione matematica. Serve al computer per rendere la curva modificabile in ogni momento e permette di disegnare una serie di curve raccordate armoniosamente fra loro, senza spigoli, risparmiando così spazio di memoria.
Curva di colore
E’ un grafico che mostra la quantità di ciascun colore presente nell’immagine. Permette di vedere ad esempio se il blu o violetto è completamente assente, se la quantità di rosso è maggiore di quella di verde, ecc. Si usa insieme alla curva di luminosità.
Curva di luminosità
E’ un grafico che mostra la distribuzione dei chiaro-scuri nell’immagine. Permette di vedere ad esempio se l’immagine è troppo o troppo poco contrastata, oppure se è sotto/sovraesposta.
Digitale
Digitale corrisponde a “numerico”, per cui un segnale digitale è rappresentato da una successione di cifre in binario, ossia utilizzando solo due cifre: “0” ed “1”.
Dithering
E’ una tecnica di Anti-aliasing che consente, mescolando in modo proporzionato un certo numero di pixel di due colori diversi, di produrre un’area che ha l’aspetto di una sfumatura intermedia tra i due colori. Può essere “ordinato” o “casuale”, oppure utilizzare una certa formula matematica, influenzando così il modo in cui sono disposti i punti dell’uno e dell’altro colore.
Dot pitch
E’ la distanza tra i pixel sui monitor.
DPI (Dots Per Inch)
Acronimo che indica il numero di pixel per pollice, dove un pollice equivale a 2,5 cm, detto anche densità di stampa. Definisce in pratica la qualità di una stampa, a parità del numero di colori della stampante. Vedi anche quadricromia, esacromia.
DVD
Questo supporto di archiviazione dati, molto simile ai tradizionali CD-ROM, può contenere circa 4,5 Gb di informazioni su di un lato e 18 Gb sulla versione a doppia intensità (circa 40 volte più di un normale CD-ROM). Il DVD Audio è un tipo di DVD utilizzato per registrazione di audio digitale ad alta definizione a due canali (in formato PCM lineare), o multi-canale per applicazioni HT. La risoluzione può essere di 16, 20 o 24 bit e la frequenza di campionamento compresa fra 48 e 192 kHz. Il DVD Video è un tipo di DVD utilizzato per registrazione di 133 minuti di video digitale in formato compresso MPEG2, tre colonne sonore e fino a 8 lingue sottotitolate. L’audio può essere registrato in PCM lineare o molto più diffusamente in Dolby Digital a 5+1 canali.
DVI (Digital Video Interface)
Si tratta di una tecnica usata per memorizzare dati molto compressi di video in movimento su compact disc, usa una compressione che salva solo i cambiamenti tra immagini invece che salvare ogni singolo frame. Questa forma di compressione dati può ridurre il fabbisogno di memoria di un fattore 100 o più.
DV
Formato video digitale.
EPS (Encapsulated PostScript)
Un formato dei file sviluppato da Adobe che archivia un’immagine grafica come linguaggio PostScript.
Esacromia
Tecnologia di stampa a 6 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, molto più graduali e fotorealistiche, grazie all’uso di 2 ulteriori colori chiari, generalmente un giallo ed un celeste. Superata dalla ettacromia.
Esposizione
L’atto di cattura dell’immagine da parte del sensore, che avviene quando l’otturatore è aperto.
Ettacromia
Tecnologia di stampa a 7 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, molto più graduali e fotorealistiche, grazie all’uso di 3 ulteriori colori chiari, generalmente un giallo, un rosa ed un celeste.
Exif (Extended Information Format)
Il formato JPEG, perfettamente standard, ma nella variante Exif generata dalla maggior parte delle fotocamere digitali sono presenti delle informazioni aggiuntive (normalmente ignorate e quasi sempre eliminate dai programmi di grafica). Oltre all’immagine infatti le fotocamere moderne memorizzano le impostazioni al momento dello scatto, come: diaframma, tempo di posa, data e ora, marca e modello di fotocamera utilizzata e tanto altro ancora. Alcune fotocamere vi memorizzano anche audio di qualità monofonica. Attenzione, l’elaborazione dell’immagine da parte di un programma di grafica può distruggere le informazioni aggiuntive Exif, trasformando l’immagine in una semplice JPEG.
Feathering
Caratteristica presente in molti programmi di grafica. Permette, quando si seleziona una porzione dell’immagine, di sfumare (attraverso il canale alpha) il bordo della selezione, per evitare effetti antiestetici quando si ritaglia e/o si incolla la porzione selezionata su un’altra immagine.
Filtro CCD
Sul sensore CCD, che è sensibile alla luce ma non percepisce i colori, è posto un filtro colorato, con tanti minuscoli punti disposti su una griglia alternando i tre colori (RGB o CMY) in modo da filtrare la luce dinanzi a ciascun pixel del sensore. Il software dell’apparecchiatura ricostruirà, una volta letti i valori restituiti dai singoli pixel, il colore di ciascun pixel combinandolo con i colori dei pixel adiacenti. Il tipo esatto di combinazione, e la scelta di quali pixel considerare come adiacenti, determinano ovviamente il risultato, producendo l’immagine finale.
FireWire (IEEE 1394)
Anche nota come i-Link o DV, è una delle interfaccie che permettono la comunicazione tra PC e fotocamere o videocamere digitali. E’ più veloce dell’USB, che si candida a sostituire nel prossimo futuro.
Flash Memory
E’ il tipo di memoria utilizzato dalle fotocamere digitali, ma anche dai computer palmari e dagli MP3 Player. Ci sono schede di vari formati standard, CompactFlash (abbreviato CF), CompactFlash II (sono CF più spesse), SmartMedia (abbreviato SM), MemoryStick, MultiMedia ed SD (Secure Digital). Queste ultime sono una variante delle schede MultiMedia. Le schede si usano come normali floppy disk, inserendole ed estraendole anche a fotocamera accesa (salvo diversamente indicato sull’apparecchiatura), formattandole, scrivendo, leggendo, cancellando i file attraverso la fotocamera stessa, oppure con un lettore esterno, dal proprio computer, od ancora, con un adattatore PCMCIA, da un PC portatile.
Foreground
E’ il colore di primo piano, quello utilizzato per scritte e disegni, nella maggior parte dei programmi di grafica.
Formati immagine
Esistono numerosi formati per memorizzare un’immagine digitale. Alcuni sono degli standard stabiliti da comitati internazionali, come JPEG, PNG. All’interno del JPEG possono esistere le informazioni memorizzate dalle fotocamere grazie all’Exif ed al DPOF. Altri sono degli standard di fatto, come BMP, GIF, TIFF, WMF. Molti altri ancora, come CIFF, PCD, PCX, TGA, sono formati proprietari, di nicchia, od obsoleti. GIF, JPEG, PNG sono normalmente visibili dai browser su Internet, mentre gli altri richiedono eventualmente l’uso di un plugin dedicato. Vedi anche BMP, CIFF, DPOF, Exif, GIF, JPEG, PCD, PCX, PNG, TGA, TIFF, WMF.
Formattazione
è il processo mediante il quale una scheda di memoria, proprio come un dischetto, viene preparata all’uso. Comporta la cancellazione di tutti i file memorizzati sulla scheda in quel momento. A differenza dei dischetti, che richiedono questa operazione prima di poter essere utilizzati, le schede di memoria non ne hanno normalmente bisogno, dato che sono esenti da errori per milioni di utilizzi.
Fosfori
Sostanza chimica presente nei monitor dei computer che si illumina quando caricata elettronicamente. L’accuratezza e luminescenza dei fosfori cambia nel tempo, perciò la calibrazione periodica é sempre necessaria.
Foto digitale
Una foto memorizzata in un formato di immagine digitale.
Fotocamera digitale
Una fotocamera (macchina fotografica) senza pellicola, in grado di convertire le foto scattate direttamente in formato digitale (normalmente JPEG), producendo quindi delle foto digitali, pronte per essere trasferite sul computer in modo da rielaborarle o pubblicarle su Internet.
Fotografia digitale
L’arte dello scattare ed elaborare foto digitali.
Gamma
E’ l’insieme dei colori utilizzato da un certo dispositivo, ad esempio il monitor, per rappresentare i colori desiderati.
Giallo
(Yellow) Uno dei colori primari per la stampa a colori, è costituito da parti uguali di luce rossa e verde proiettata.
GIF (Graphics Interchange Format)
E’, insieme al JPEG, il formato di immagine più diffuso. Consente di definire un colore di sfondo come ”trasparente”. E’ uno dei formati più vecchi, e non memorizza più di 256 colori, quindi spesso i programmi di grafica ricorrono al Dithering per salvare un’immagine in questo formato. L’algoritmo di compressione utilizzato nel formato GIF è stato oggetto di battaglie legali, e ora non è più utilizzabile liberamente nei programmi. Per questi motivi è stato proposto il formato PNG, teoricamente in grado di sostituire il GIF. Il GIF è comunque generalmente sconsigliato per le fotografie.
GUI (Graphical User Interface)
Interfaccia grafica utente. E’ un’applicazione che rappresenta le funzioni di un determinato Sistema Operativo in forma grafica, utilizzando finestre ed icone.
Highlight
La zona / le zone più luminose dell’immagine.
HSV (Hue, Saturation, Value)
Sistema che utilizza tonalità, saturazione e valore per definire un colore anziché le componenti RGB o CMY. Sinonimi: HLS, HSB, IHS.
Immagine digitale
Dati che rappresentano una scena a due dimensioni. Un’immagine digitale è una matrice composta da un numero finito di punti detti pixel. Le dimensioni di tale matrice, misurate appunto in pixel, (altezza e larghezza di un’immagine) sono anche dette risoluzione dell’immagine. Per ciascun pixel, a seconda del formato in cui questa immagine è memorizzata, il computer è in grado di ricostruire il colore ed in alcuni casi la trasparenza. Vedi anche: pixel, risoluzione dell’immagine, formati
Inkjet
Tecnologia di stampa che consiste nel far cadere delle microgocce d’inchiostro colorato sulla carta.
Interpolazione
Tecnica che consente di ingrandire un’immagine digitale, ricavando il colore dei pixel intermedi a quelli già esistenti, attraverso una media pesata dei pixel adiacenti. L’interpolazione crea immagini più grandi ma contenenti le stesse informazioni (e quindi gli stessi dettagli) dell’originale.
Istogramma
Un grafico che rappresenta i pixel di un’immagine; può essere una curva di colore o di luminosità.
JPEG, JPG (Joint Picture Expert Group)
Formato di file standard per memorizzare immagini. E’ stato definito da un comitato internazionale di esperti, ed è ad oggi il formato più usato in assoluto; sfruttando il funzionamento del cervello umano nel percepire forme e colori, semplifica le immagini ”eliminando” minuscoli dettagli, normalmente impercettibili, e semplificando l’immagine che viene poi sostituita da un modello matematico che consente di rappresentarla con una quantità di informazione notevolmente inferiore; così l’immagine viene ”compressa” di un fattore variabile, regolabile a piacere al momento della creazione del file; naturalmente maggiore la compressione, minori le dimensioni del file, anche se al prezzo di una qualità inferiore. Questo procedimento viene ripetuto ogni volta che il file viene salvato, con un degrado progressivo della qualità. Per questo le immagini JPEG, di ridotte dimensioni, sono molto adatte al web ma poco al fotoritocco dove un’immagine viene (ri)elaborata svariate volte.
LCD (Liquid Crystal Display)
E’ il display a cristalli liquidi, ormai comunissimo, presente in tutte le fotocamere e videocamere digitali. I display LCD in commercio sono ormai tutti a colori. I display TFT sono maggiormente leggibili. Alcuni display sono retroilluminati per una maggiore chiarezza, la maggior parte ha comunque la luminosità regolabile. Molti apparecchi sono dotati della funzione di auto-spegnimento del display per risparmiare energia.
LED (Light Emitting Diode)
Diodo che emette radiazioni luminose, viene impiegato per segnalare alcuni parametri di funzionamento, ricorrendo a colori differenti e a diverse frequenze di intermittenza.
Li-Ion (Ioni di Litio)
Batterie agli Ioni di Litio.
Li-Ion Polimer (Polimeri di litio)
Batterie ai polimeri di Litio.
Linearizzazione
Correzione della gamma che consiste nel distribuire uniformemente il contrasto tra i vari colori nell’immagine.
Lunghezza d’onda
Secondo la teoria quantistica, la luce si comporta a volte come se composta di particelle, a volte come un’onda. Come tale, presenta una lunghezza d’onda. La lunghezza d’onda è inversamente proporzionale all’energia trasportata e quindi alla temperatura del materiale che emette la luce. L’occhio umano è sensibile solo ad uno stretto intervallo di lunghezze d’onda, e le varie pellicole (ed i CCD) ne imitano generalmente il funzionamento filtrando le radiazioni a noi invisibili.
Magenta
(Magenta) Colore primario utilizzato dalle stampanti, composto da luce rossa e blu proiettata in parti uguali.
Mask (maschera)
Strumento disponibile in tutti i programmi di fotoritocco. Consente di specificare, come per il canale Alpha, una maschera attraverso la quale disegnare sull’immagine, in modo da proteggere le parti mascherate
MB
MegaByte. E’ una misura approssimativa della dimensione dell’informazione. In informatica 1Kb = 1.024 byte (2^10), ed 1Mb = 1.024 Kb. La memoria dei computer viene perciò misurata con 1Mb = 1.048.576 byte (1024 x 1024), mentre i produttori di memorie di massa, come floppy disk, hard disk, CD-ROM, hanno spesso adottato 1Mb = 1000 Kb. Così un floppy viene comunemente chiamato dischetto da 1,44Mb. Ma in realtà contiene 1.474.560 byte, pari a 1,40625 Mb…
Megapixel
1 milione di pixel. E’ usato per misurare la potenza dei sensori digitali. In realtà è un indicatore approssimativo, in quanto la qualità dell’immagine dipende anche dal funzionamento del sensore stesso, dalla conversione A/D e dalla disposizione dei pixel sensibili ai vari colori sul filtro posto sul sensore.
Memory Stick
E’ il formato proprietario delle schede di memoria Sony.
Mezzitoni
Il processo di riprodurre un’immagine a toni continui come una serie di punti (dots), di diversa dimensione, all’interno di una griglia fissa, utilizzato generalmente per la stampa.
MHz
Unità di misura della frequenza, equivalente ad un milione di Hertz, si riferisce alla velocità di processione dei dati di un computer.
Microdrive
Inventato dall’IBM, è il più piccolo hard disk del mondo. E’ utilizzabile da tutti gli apparecchi conformi allo standard CompactFlash II. Esiste in varie capacità.
Mini disc
Tecnologia sviluppata da Sony, si tratta di un CD da 3 pollici.
Mini DV (Mini Digital Videocassette)
Si tratta di un formato di registrazione digitale che permette di registrare sequenze video in modalita’digitale.
Moirè
Un difetto visuale che sovrappone un tipico effetto geometrico ”a retino” o ”a griglia” sull’immagine, dovuto alla presenza di due o più griglie o retini di dimensioni diverse, posti tra l’osservatore ed il soggetto o lo sfondo. E’ anche un effetto molto frequente durante la stampa dei mezzitoni, a causa della loro errata inclinazione angolare.
Monocromatica
E’ un’immagine costituita da un solo colore, detto anche foreground, solitamente il bianco, sullo sfondo (background) nero.
Motion blur
Effetto grafico che consiste nell’elaborare diverse volte lo stesso frame, calcolando a ogni passata la posizione di alcuni, e ben determinati, oggetti in movimento rispetto allo scenario; nella rappresentazione della scena 3D si avrà che gli oggetti in movimento verranno resi con una sorta di “scia” in modo da rendere il loro movimento maggiormente fluido. E’ quindi un particolare effetto di blur lungo una direzione, che da’ appunto l’impressione del movimento.
MPEG (Moving Picture Experts Group)
E’ il formato delle animazioni più diffuso su Internet, alla base della tecnologia del DVD. Permette di comprimere video ed audio di qualità utilizzando degli algoritmi analoghi a quelli del JPEG, ma adattati al video. Esistono varie versioni dell’MPEG, dalla 1 alla 3, che presentano un livello qualitativo sempre migliore.
MPEG2
Sistema digitale di compressione dei dati, in grado di ridurre sensibilmente la dimensione del dato finale, è utilizzato per la compressione dei dati digitali che compongono i SVCD.
MPEG4
Sistema digitale di compressione dei dati, in grado di ridurre sensibilmente la dimensione del dato finale, è utilizzato per la compressione dei dati digitali che compongono i DivX.
MPG
E’ l’estensione dei file nel formato MPEG.
Multimediale
E’ un aggettivo che sta ad indicare tutto ciò che sfrutta più modalità di comunicazione contemporaneamente per trasmettere un messaggio: ad esempio un filmato o una presentazione possono essere accompagnati dal sonoro. E’ diventato subito un termine abusato: ultimamente tutto ciò che riguarda l’audio al computer (es. la scheda audio, le casse o il monitor con le casse) viene etichettato come multimediale…
MultiMedia
E’ uno standard per le schede di memoria. Tutte le apparecchiature che mostrano la didascalia MultiMedia sono certificate compatibili secondo questo standard. Si tratta di schede grandi un poco meno delle CompactFlash. Sono prive di controller incorporato: ma una evoluzione di questo formato, dotata di controller, sono le nuove schede SD (Secure Digital). Le MultiMedia sono spesso utilizzate dagli MP3 Player per memorizzare musica, e dalle videocamere digitali per memorizzare foto. Alcune apparecchiature non riconoscono però schede di capacità superiore ad un certo limite, ed in tal caso vi segnaliamo tale limite accanto alla fotocamera stessa.
Nero
(Black) Quarto colore per la stampa, è necessario, poiché Ciano, Magenta e Giallo da soli non possono produrre il nero.
NiCd (Nickel-Cadmio)
Sono le batterie ricaricabili più comuni. Presentano il fastidioso effetto ”memoria”: se non vengono scaricate completamente prima di ricaricarle, si caricheranno sempre meno. Non sono perciò adatte alle fotocamere digitali, in quanto queste ultime hanno dei meccanismi di sicurezza che comportano lo spegnimento automatico se la carica delle batterie è inferiore ad un certo livello, e di conseguenza non le scaricano mai completamente. Vedi anche NiMH.
NiMH (Nickel-Metal Hydrid)
Sono le batterie ricaricabili più potenti. Possono essere ricaricate in qualsiasi momento, ed hanno una durata molto maggiore rispetto a quelle NiCd. Se usate con fotocamere digitali, hanno anche una vita più lunga delle NiCd.
NTSC (National Television Standard Committee)
Standard per il segnale video e televisivo usato in USA, Canada,Giappone, Sud America. E’ di risoluzione e qualità inferiore rispetto al PAL, ma lo schermo viene aggiornato ogni 1/60s, garantendo un realismo lievemente maggiore.
Olografia
Un sistema fotografico che utilizza la luce laser per esporre il film ad un trama sviluppata dall’interferenza del laser con il suo riflesso. Quando questi film sono visti sotto specifiche condizioni si sviluppa un’immagine tridimensionale (3D).
PAL (Phase Alternation Line)
Sistema per la trasmissione televisiva usato in Europa ed Australia. Lo schermo viene aggiornato ogni 1/50s, ma è di risoluzione e qualità superiore rispetto al sistema televisivo NTSC.
Palette (Tavolozza)
E’ l’insieme dei colori utilizzati in un’immagine. Nei programmi di grafica è anche uno strumento che permette la selezione e la modifica di un colore.
Pantone
Un’azienda che produce sistemi per la calibrazione del colore. Il sistema può rappresentare 3,000 colori attraverso un sistema di numerazione.
Pentacromia
Tecnologia di stampa a 5 colori. Arricchisce le stampe ottenute in quadricromia con delle sfumature dolci, molto più graduali e fotorealistiche, grazie all’uso di un ulteriore colore chiaro, generalmente un giallo o un celeste. Superata dalla esacromia.
Pixel (Picture element)
E’ l’unità elementare di cui sono composte tutte le immagini. Per ciascun pixel può essere memorizzata una certa quantità di informazione, tale da ricostruirne il colore e la luminosità; maggiore è la quantità di informazione sui singoli pixel, maggiore la qualità dell’immagine e la fedeltà al colore originale; a seconda del formato con cui l’immagine viene memorizzata, è possibile avere immagini monocromatiche (ovvero a 2 soli colori), in scala di grigi (con generalmente 256 livelli graduali di grigio, che vanno dal bianco al nero), con più colori (4, 16, 256, eccetera… il numero di colori è sempre una potenza di 2), oppure true color.
Posa B
Da ”Bulb”; è un tempo di posa a piacere, che può essere quindi anche molto lungo: si parte da diversi secondi fino a vari minuti. E’ una caratteristica quasi esclusiva delle fotocamere professionali. Viene invariabilmente associata all’uso di un treppiede. E’ utile anche uno scatto flessibile od un telecomando.
Profondità di colore
Indica il numero di bit usati per descrivere il colore di ogni singolo punto di un’immagine. Con 1 bit il punto può essere soltanto o bianco o nero, mentre con 2 bit si hanno quattro diverse combinazioni: bianco, nero e due tonalità di grigio.
Progressive scan (Scansione progressiva)
Funzione che permette di acquisire il fotogramma con un’unica scansione della durata di 1/50 di secondo. Grazie all’utilizzo di questa funzione è possibile ottenere un’elevata risoluzione verticale delle immagini, molto importante quando si desidera acquisire un’immagine per stamparla su carta. La maggior parte delle videocamere, che offrono anche la possibilità di scattare foto, dispongono della funzione “Progressive Scan”: in questo modo è possibile scattare fotografie e/o fermi immagine nitidi e dettagliati anche di soggetti in movimento.
Prova di colore
E’ una stampa di prova di un’immagine, usata come riferimento per calibrare i colori prima di effettuare una tiratura elevata.
Quadricromia
E’ la tecnica di stampa basata sul modello CMYK per rappresentare il colore sulla carta. Superata dalla Pentacromia.
Range dinamico
Differenza misurabile tra il colore più chiaro e il più scuro che un sistema può distinguere o creare.
Raster
E’ il ”pennello elettronico” di TV e monitor. Spesso vengono chiamate così (impropriamente) anche le immagini bitmap.
RAW
In Inglese “grezzo”, è un formato di registrazione di file fotografici, presente in alcuni modelli di fotocamere digitali. In un file “Raw” le informazioni vengono registrate così come catturate dal sensore CCD, senza le correzioni del software: si tratta di un formato senza perdita di qualità, che può essere letto soltanto da programmi appositi, forniti dal costruttore della fotocamera. Non è un formato standard, infatti ogni costruttore ha un suo formato “Raw”. Le sue dimensioni sono più piccole dell’equivalente formato TIFF (ma più grandi di un JPEG). Le correzioni devono comunque essere effettuate con un programma di ritocco fotografico.
Rendering
E’ il processo di creazione di una immagine di qualità, a partire da altre immagini oppure da un modello matematico che simula realisticamente l’aspetto di una scena in tre dimensioni. In pratica è il processo che disegna il fotogramma. Di solito non avviene in tempo reale, ma necessita di un certo tempo di elaborazione.
RGB (Red, Green, Blue)
E’ il sistema più usato per definire un colore a video. Consiste nel separarlo nelle sue componenti luminose: rosso, verde e blu. E’ detta sintesi additiva in quanto è possibile ottenere tutti i colori dello spettro sommando le tre componenti, fino al bianco.
Risoluzione orizzontale
E’ il numero di linee verticali che un sistema é in grado di riprodurre. Il numero di linee è misurato su un asse orizzontale.
Risoluzione
Dimensione di un’immagine, espressa in larghezza x altezza, misurate in pixel, ppi o dpi. In questi ultimi due casi si parla anche di definizione o densità di stampa o di scansione, in quanto non sappiamo le reali dimensioni dell’immagine digitale ma solo quanti pixel o punti elementari ci sono in un pollice. Quindi un’immagine può essere contemporaneamente di risoluzione 640×480 pixel (in tal caso occuperà tutto lo schermo VGA) e venire stampata a 300 dpi.
Rumore di fondo
Una disposizione casuale e non desiderata di pixels, che interferisce sulla qualità delle immagini.
Saturazione
E’ il grado di contrasto tra i colori presenti nell’immagine, la purezza del colore. Quando è ridotta al minimo, si ottiene un’immagine in scala di grigi.
Scala di grigi
E’ un’immagine memorizzata con un certo numero di sole tonalità di grigio, che possono andare dal bianco al nero. I grigi si formano mescolando sempre in parti uguali le componenti RGB, CMY o CMYK.
Scanner
Uno strumento in grado di leggere un comune foglio di carta, oppure un supporto trasparente, o una striscia di negativi, o delle diapositive, e di generarne un’immagine digitale sul computer.
Scansione
E’ il processo che consente di convertire le immagini o i disegni in forma digitale.
SCSI (Small Computer System Interface)
E’ un’interfaccia per periferiche per computer. Usata principalmente per i dischi rigidi, ma anche per alcuni scanner e fotocamere digitali professionali.
SD (Secure Digital)
Una evoluzione di delle schede MultiMedia, dotata di controller.
Semi-spot
E’ la modalità dell’esposimetro che misura la luce con una media pesata tra l’intero fotogramma e il valore della misurazione Spot.
Separazione del colore
E’ l’atto del separare un’immagine a colori nelle sue componenti secondo il sistema RGB, CMY o CMYK.
Sfocatura gaussiana
Si tratta di un effetto digitale che si applica all’immagine, che utilizza la distribuzione gaussiana a forma di campana del colore per rendere l’immagine più soft.
Shadow
La zona / le zone più scure dell’immagine.
SmartMedia
E’ uno standard molto diffuso per le schede di memoria. Tutte le apparecchiature che mostrano la didascalia SmartMedia sono certificate compatibili secondo questo standard. Si tratta di schede grandi quanto le CompactFlash, ma più sottili, e purtroppo circa 8 volte più lente nelle operazioni di lettura/scrittura. Sono tra l’altro prive di controller incorporato. Esistono due tipi di schede SmartMedia, in tutto e per tutto uguali nell’aspetto, ma funzionanti a 3,3Volt oppure 5Volt. Queste ultime sono le più vecchie, ormai in disuso. Le SmartMedia 3,3V sono perciò quelle utilizzate dalle moderne fotocamere digitali. Molte di queste non riconoscono però schede di capacità superiore ad un certo limite, ed in tal caso vi segnaliamo tale limite accanto alla fotocamera stessa.
Solarizzazione
Effetto della forte sovraesposizione, sulla pellicola: superata una certa soglia, la parte più luminosa dell’immagine viene ”bruciata” dalla luce, annerendosi. Nei sensori CCD: il bianco ”dilaga” sui pixel adiacenti.
Spot
E’ la modalità dell’esposimetro che valuta solo l’esposizione di una piccola area posta esattamente al centro dell’immagine.
Super CCD
Una nuova tecnologia brevettata da Fujifilm che consente, grazie a pixel di forma esagonale, disposti a nido d’ape, di raccogliere più luce di un CCD convenzionale, raggiungendo una sensibilità equivalente maggiore, e contemporaneamente di registrare un maggior numero di dettagli, permettendo quindi, con una diversa interpolazione, di ottenere immagini a risoluzione più alta.
SVCD (Super Video Compact Disc)
Si tratta di un formato standard che può arrivare ad un livello qualitativo simile a quello dei DVD grazie all’elevato “bit rate” utilizzato nella compressione video (che è di tipo MPEG2).
Temperatura di colore
La luce di una sorgente luminosa ha la caratteristica di variare a seconda delle condizioni chimico-fisiche della sorgente luminosa. Così come riscaldando un metallo lo vedremo prima diventare rosso, poi via via sempre più giallo, ed infine quasi bianco, così pure il sole o qualunque altra sorgente luminosa ha, oltre la luminosità, anche un colore che dipende dalla temperatura. La temperatura del colore è proporzionale alla lunghezza d’onda della radiazione emessa; si misura in gradi Kelvin. Così la temperatura della luce solare (bianco-bluastra) è di circa 5400 K, mentre la temperatura di una lampadina a incandescenza (Tungsteno) è di circa 3200 K.
TIFF (Tagged Image File Format)
E’ il formato standard per la computer grafica di qualità. Infatti le immagini TIFF non sono compresse come quelle JPEG, e possono essere rielaborate e salvate all’infinito senza nessun degrado della qualità. Il formato TIFF memorizza 24 bit per pixel, ma esiste anche uno speciale formato TIFF a 48 bit, che è in grado di memorizzare appunto 16 bit per colore, garantendo così la possibilità di mantenere la qualità massima anche attraverso complicate e lunghe elaborazioni. Molte fotocamere possono salvare le foto in formato TIFF anziché JPEG per una migliore qualità. Alcune fotocamere digitali professionali, ed alcuni scanner professionali sono anche in grado di generare file TIFF nello speciale formato a 48bit.
Tricromia
E’ la tecnica di stampa basata sul modello CMY per rappresentare il colore sulla carta. Superata dalla Quadricromia.
Tridimensionale
Il modo in cui funziona la vista, che grazie all’uso di entrambi gli occhi consente al cervello di conoscere la forma degli oggetti e di stimare la loro distanza.
True color
Le immagini true color memorizzano una quantità di informazione per ciascun pixel (24 bit RGB o 32 bit CMYK), sufficiente a superare la soglia di sensibilità dell’occhio umano. In questo modo, se i pixel sono abbastanza piccoli da non essere distinguibili ad occhio nudo, si ha un’immagine che per qualunque osservatore umano è in tutto e per tutto identica all’originale.
TWAIN
E’ un protocollo che consente ad un generico programma di grafica di acquisire un’immagine da uno scanner o da una fotocamera. E’ sufficiente installare il driver TWAIN dello scanner o della fotocamera, e qualsiasi programma in grado di usare una periferica TWAIN potrà acquisire immagini dallo scanner o dalla fotocamera.
USB (Universal Serial Bus)
L’Universal Serial Bus è un particolare tipo di bus, creato nel 1995 dalla collaborazione di varie aziende (tra cui IBM, Compaq, Microsoft e Intel) per cercare di utilizzare un’unica interfaccia per il collegamento delle periferiche.
XD
L’XD (eXtreme Digital) è un supporto di memorizzazione sviluppato in collaborazione con Fujifilm e Olympus per sostituire l’oramai obsoleto formato Smartmedia; si tratta della più piccola Memory Card disponibile ad oggi sul mercato.
Zoom digitale
Funziona ritagliando la porzione centrale dell’immagine normalmente catturata, e di conseguenza riduce la risoluzione dell’immagine generata. E’ possibile scegliere solo uno degli ingrandimenti possibili, e non ci sono solitamente posizioni intermedie.
Zoom ottico
Funziona tramite una componente dell’obiettivo, che spostandosi avanti o indietro, ne modifica la lunghezza focale in maniera continua all’interno di un intervallo compreso fra una posizione W (Wide) ed una posizione T (Tele). Una volta scelto l’ingrandimento desiderato, è possibile scattare la foto desiderata.

Definizioni tratte da Photodigit.


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Per citazioni

Agnoli G.L. (2024) Manuale di Fotografia di Chrysis.net - Glossario di digitale, in: Chrysis.net website. Interim version 26 April 2024, URL: https://www.chrysis.net/it/fotografia/manuale-di-fotografia/glossario-di-digitale/.