Ultimo aggiornamento 18 Luglio 2020
In precedenza si è accennato a concetti come lettura esposimetrica, sovraesposizione e sottoesposizione e alla necessità di controllare i parametri da cui dipende l’esposizione: tempo di scatto e diaframmi. Qui approfondiamo gli argomenti e forniamo nuove regole.
Tono medio e cartoncino grigio al 18%
Tutti gli esposimetri vengono tarati sul potere riflettente di un cartoncino Kodak standard, di colore grigio medio o grigio al 18%. Quindi, l’esposimetro di una fotocamera esporrà correttamente solamente le porzioni della scena che siano effettivamente di tono medio.
Un soggetto scuro verrà erroneamente ‘letto’ dall’esposimetro al pari di un grigio medio e la foto risultante lo ritrarrà più chiaro che in realtà: il difetto di risposta esposimetrica produce una sovraesposizione.
Un soggetto chiaro verrà anch’esso ‘letto’ come grigio medio, per cui il risultato sarà un soggetto più scuro della realtà: l’eccesso di risposta esposimetrica produce una sottoesposizione.
Compensazione dell’esposizione
Per ovviare alle risposte esposimetriche erronee, la misurazione può essere eseguita su aree dell’immagine già di per sé di tonalità media: erba, tronchi, campi, il cielo sereno in direzione del N nelle ore centrali del giorno.
Il palmo della mano è più chiaro di ca. 1 stop rispetto al grigio medio, per cui si può misurare il palmo orientato alla luce come il soggetto, senza metterlo a fuoco, poi sovraesporre di 1 stop. Regola mnemonica: aprire UNA mano per l’esposizione, quindi aprire di UNO stop.
In tutti gli altri casi sarà necessario intervenire correggendo intenzionalmente l’esposizione, cioè operando una sovra- o una sottoesposizione intenzionale tramite la ghiera della compensazione dell’esposizione. L’effetto dell’utilizzo di questa ghiera è che tempi e diaframmi non vengono variati, ma si interviene direttamente sull’esposimetro. Questo effetto è raggiungibile, comunque, anche intervenendo intenzionalmente sulla ghiera della sensibilità ISO, ad esempio passando da 100 ISO a 200 ISO nel caso in cui fosse necessario guadagnare uno stop di luce in più. Infine, nel caso della fotografia manuale o comunque con il controllo manuale sui tempi e/o sui diaframmi, l’effetto di compensazione dell’esposizione è raggiunto regolando tempi e/o diaframmi su valori differenti da quelli suggeriti dall’esposimetro.
Riepilogo degli interventi per il raggiungimento della sovra- e sottoesposizione intenzionale:
intervento | sottoesposizione | sovraesposizione |
---|---|---|
ghiera di compensazione |
(-2…-1…0…+1…+2)
|
(-2…-1…0…+1…+2)
|
tempo di scatto |
più veloce
|
più lento
|
diaframma |
più chiuso
|
più aperto
|
sensibilità ISO |
aumentare
|
diminuire
|
altra tecnica |
avvicinarsi al soggetto e memorizzare la lettura, poi ricomporre e scattare |
Effetti della sovra- e sottoesposizione intenzionale:
compensazione | effetti su: | ||
---|---|---|---|
esposizione | contrasto | colori | |
sottoesposizione |
riduzione
|
aumento
|
saturazione
|
sovraesposizione |
aumento
|
riduzione
|
desaturazione
|
Casi di utilizzo della compensazione dell’esposizione
In generale:
Quando usare la sovra- e la sottoesposizione intenzionale:
sottoesposizione | sovraesposizione |
---|---|
soggetto scuro
|
soggetto chiaro
|
soggetto chiaro su sfondo scuro
|
soggetto in controluce
|
se si vuole scurire un soggetto sbiadito |
schiarire un soggetto scuro |
Nella pagina successiva si parla di bracketing e fotografia HDR, tecniche semplici e complesse per la ricerca del migliore risultato di resa dei nostri soggetti.
Difetto di reciprocità (= Effetto Schwarzschild)
Abbiamo detto che, in condizioni normali, tempi e diaframmi sono in relazione fra loro secondo la Legge di Reciprocità.
Il difetto di reciprocità (o Effetto Schwarzschild) subentra quando si utilizzano tempi molto lunghi (luce scarsa) o molto brevi: il rapporto di reciprocità si spezza e la legge viene meno (ecco perchè si parla di difetto).
Per la corretta esposizione di una data pellicola esiste una quantità ottimale di luce, identificata dal prodotto E = I · t. Nella pratica, ogni emulsione possiede un intervallo di tempi di posa per i quali la legge è valida, ma, al di fuori di quell’intervallo, la legge viene meno e la pellicola si comporta come se perdesse di rapidità.
E’ necessario quindi aumentare l’esposizione allungando i tempi, ma oltre una certa durata la correzione perde di efficacia, il contrasto aumenta e intervengono dominanti cromatiche.
Compensazioni in stop per il difetto di reciprocità:
pellicola | 1 – 9 sec | 10 – 100 sec |
---|---|---|
Kodachrome 25 |
+½
|
+ 2
|
Kodachrome 64 |
+ 1
|
non consigliabile
|
Fujichrome Velvia 50 |
+½
|
non consigliabile
|
Ektachrome 100 EPP |
+½
|
+ 1
|
Ilford Pan-F 50 |
+ 1
|
+ 1½
|
Ilford FP-4 125 |
+ 1
|
+ 1½
|
Dichiarazione su copyright, autore e proprietà
Tutti i contenuti di questa pagina sono copyright ©️ Chrysis.net se non diversamente specificato - si prega di consultare i singoli casi per dettagli sulla paternità e sul copyright. Gli esemplari nelle foto provengono dalle collezioni personali degli autori o di altri collaboratori e dalle collezioni di vari musei. Salvo diversamente specificato, l'intero contenuto di questo sito Web è a scopo personale, non commerciale, scientifico ed educativo con giusto accredito alla pagina da cui è stato derivato, e conformemente ai Termini e condizioni di Chrysis.net.
Per citazioni
Agnoli G.L. (2024) Manuale di Fotografia di Chrysis.net - La compensazione dell’esposizione, in: Chrysis.net website. Interim version 20 December 2024, URL: https://www.chrysis.net/it/fotografia/manuale-di-fotografia/compensazione-esposizione/.