Ultimo aggiornamento 08 Giugno 2020
A parte poche eccezioni, i Crisidi sono insetti fortemente colorati e la loro è una colorazione strutturale dovuta ad interferenza, dipendente cioè dall’angolo visuale.
La maggior parte delle specie è caratterizzata da colori a riflessi metallici, verde, blu, rame, oro, ecc., ed alcune colorazioni sembrano essere tipiche di regioni geografiche precise.
I Loboscelidiini e gli Allocoeliini sono privi di colorazioni metalliche e i colori dei loro tegumenti sono il marrone, il nero, il rossastro e in alcuni casi il bianco.
Gli Amisegini hanno anch’essi colorazioni scure sul marrone, talvolta con qualche riflesso metallico verde-blu su faccia e torace; l’addome è generalmente non metallico (metallico in Duckeia).
La colorazione dei Cleptini è molto variabile. Alcune specie sono completamente nere non metalliche. Caratteristica di quasi tutti i Cleptes europei è la colorazione metallica di testa e torace (soprattutto rossa nelle femmine e blu o verde nei maschi, con varie eccezioni), con l’addome non o non completamente metallico.
I Chrysidini e gli Elampini sono sempre a colori metallici. In Europa i colori più diffusi sono il verde-blu su testa e torace, con addome di colore ramato o dorato. Le specie in Spagna del sud, N Africa e Medio Oriente tendono ad essere completamente color rame o color ottone. Nell’Asia tropicale si osserva la diffusione di un pattern a corpo verde con una macchia color rame ai lati del secondo tergite addominale in specie di Generi anche molto diversi (non è noto il motivo), mentre nelle Filippine le specie sono porpora con la testa rosso brillante. Alcuni Hedychridium presentano un addome rossastro non metallico.
Nei Parnopes si individua una netta distinzione cromatica basata sulla distribuzione geografica. Le specie africane e americane tendono ad essere uniformemente blu, verde, porpora. Nelle specie paleartiche, invece, l’addome è spesso di colore diverso dal resto del corpo e generalmente rossastro non metallico.
Colorazioni bianche sono generalmente ridotte a macchie e striature su mandibole, articoli antennali, tegole, zampe, tergiti addominali; non si osservano nei Loboscelidiini e negli Elampini.
Tratto da: Kimsey L.S. & Bohart R.M., 1991 – The Chrysidid wasps of the World. Oxford University Press, ix-652.
Osservazioni:
- il colore può essere alterato dalle sostanze chimiche utilizzate per uccidere, conservare o reidratare gli esemplari.
- il colore ha valenza diagnostica in molti casi, ma non sempre, perché ogni specie presenta una notevole variabilità sia cromatica sia morfologica.
- esiste una relazione fra colore dell’adulto e parametri ambientali (umidità, temperatura) al tempo dello sviluppo?
- il melanismo è osservato raramente.
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Per citazioni
Agnoli G.L. & Rosa P. (2024) Colorazione dei Chrysididae, in: Chrysis.net website. Interim version 18 November 2024, URL: https://www.chrysis.net/it/chrysididae/colorazione-dei-chrysididae/.