Riduzione del rumore con combinazione di più foto

Ultimo aggiornamento 27 Agosto 2020

Se ci si trova nella necessità di scattare in condizioni di luce scarsa con un sensore molto “rumoroso” e/o ad alti ISO e non si ha un treppiede né un sostegno di fortuna, è possibile comunque produrre uno stacking decoroso grazie all’algoritmo del Median Blending.

Questo metodo di post-produzione consente di ridurre il rumore di fondo di una immagine finale a partire da una serie di scatti, ovviamente dello stesso soggetto.

Il presupposto è acquisire alcuni scatti identici e quanto più sovrapponibili del soggetto, ad esempio un’aurora a mano libera:

Ingrandendo al 100% si nota un rumore di fondo inaccettabile:

Abbiamo acquisito a mano libera una decina di scatti del medesimo soggetto con la speranza di averne almeno uno “fermo” – visto il tempo di scatto di 1/15″, e ne abbiamo salvati 5. Su uno dei migliori abbiamo sperimentato un plugin come Dfine di Nik collection. Questo plugin, con i settings di default, opera sicuramente una riduzione del rumore, ma eccessivamente distruttiva nei confronti dei dettagli più fini:

Abbiamo così deciso di sperimentare la tecnica del Mean/Median Blending di Photoshop.

In Photoshop, menu File > Scripts > Load Files into Stack.

Selezionare gli scatti e selezionare le due opzioni “Attempt to Automatically Align Source Images” e “Create Smart Object after Loading Layers”.

I fotogrammi vengono processati e uniti. Anche in questo caso, la riduzione del rumore è netta, ma è decisamente più conservativa nei confronti dei dettagli più fini. Si vedano le seguenti immagini processate con Mean blending (sopra) e Median blending (sotto):

Concludendo, quando si hanno più fotogrammi perfettamente sovrapponibili, i metodi più efficaci di riduzione del rumore tramite combinazione di scatti sono quelli di “Mean” o “Median” blending e in base al soggetto, al rumore, e al numero di scatti da combinare è possibile trovare il metodo più efficace per mantenere anche i dettagli fini.

Confronto fra prima e dopo, crop al 100%: a sinistra uno degli scatti della serie, a destra l’immagine processata tramite median blending.

Gli algoritmi di Mean/Median Blending vengono usati anche per:

  • simulare l’effetto di lunghe esposizioni, per dare all’immagine cieli o acque sfumate e “vaporose”;
  • rimuovere persone/oggetti in movimento dalle scene, come ad es. dei turisti da una piazza o un’auto da una strada, a partire da una serie consistente di scatti ben sovrapponibili;
  • rivelare dettagli fini nell’analisi forense delle immagini digitali.

Dichiarazione su copyright, autore e proprietà

Tutti i contenuti di questa pagina sono copyright ©️ Chrysis.net se non diversamente specificato - si prega di consultare i singoli casi per dettagli sulla paternità e sul copyright. Gli esemplari nelle foto provengono dalle collezioni personali degli autori o di altri collaboratori e dalle collezioni di vari musei. Salvo diversamente specificato, l'intero contenuto di questo sito Web è a scopo personale, non commerciale, scientifico ed educativo con giusto accredito alla pagina da cui è stato derivato, e conformemente ai Termini e condizioni di Chrysis.net.

Per citazioni

Agnoli G.L. (2024) Manuale di Fotografia di Chrysis.net - Riduzione del rumore con combinazione di più foto, in: Chrysis.net website. Interim version 20 December 2024, URL: https://www.chrysis.net/it/fotografia/manuale-di-fotografia/riduzione-del-rumore/.